Gli Strumenti Jazz

Ognuno di noi ha dentro di sé una scatola in cui conserva quattro strumenti musicali: questi strumenti in realtà sono una metafora dei temperamenti innati che ognuno di noi ha a disposizione fin dalla nascita. Purtroppo, crescendo, tendiamo a tenere fuori dalla scatola solo uno strumento, al massimo due, richiudendo gli altri, con un giro di chiave. Questo atteggiamento determina spesso delle criticità perché per vivere in armonia sia con noi stessi che con gli altri è fondamentale imparare a suonare la nostra melodia con tutti e quattro gli strumenti: non a caso gli strumenti rappresentano tutte le caratteristiche che permettono alla persona di essere un leader performante, di essere precisa, attenta e autorevole nei compiti, ma anche predisposta all’ascolto e alla risoluzione di problemi. Nella metafora del Jazz è fondamentale suonare come un’orchestra in cui ogni strumento dà il suo contributo per poter essere in equilibrio.Per poter suonare come un’orchestra non basta conoscere accordi e disaccordi dei quattro strumenti, ma è fondamentale capire che nessuno di noi è uno strumento: l’unicità di ogni persona nasce dal fatto che ognuno suona uno strumento diverso e lo fa in modo differente dalle altre persone… ma non solo!Saper suonare lo strumento della personalità giusto al momento giusto ci permette di attivare alcune corde che portano al raggiungimento dei nostri obiettivi. Pensate non sia possibile? Una persona introversa sa perfettamente come si comporta una estroversa e viceversa…Scopriremo insieme come farlo, senza perdere la nostra unicità cercando di essere come vogliono gli altri…

La chiave: vi presentiamo SOL

La chiave di violino rappresenta, in musica, un segno grafico posto all’ inizio del pentagramma con l’obiettivo di determinare il nome e l’altezza dei suoni: ogni chiave fissa sul pentagramma la nota di riferimento grazie alla quale è possibile conoscere le altre note. Nella metafora del Metodo Jazz la Chiave di Sol rappresenta lo strumento che permette prima di tutto di individuare le caratteristiche specifiche degli individui al fine di poter offrire loro un ambiente adatto e performante. Diventa anche una vera e propria chiave: potrà infatti essere utilizzata per aprire quella scatola che è in ognuno di noi, e conserva tutti gli strumenti musicali, ovvero le modalità con cui ci esprimiamo, ragioniamo e interagiamo con noi stessi e con gli altri. La Chiave di Sol diventa quindi uno strumento essenziale per poter accedere al vero cambiamento, quello che ci consentirà di vivere in equilibrio!

Vivere in una scatola

Abbiamo spesso parlato di “vivere in una scatola”… ma di cosa si tratta? La scatola é una metafora che ben identifica la nostra zona di comfort che non solo ci siamo costruiti, ma da cui difficilmente riusciamo a staccarci. Ma cos’è in realtà la zona di comfort? È quello spazio che riteniamo sicuro e in cui ci sentiamo bene. Rimanere e muoversi nella zona comfort alimenta molte delle nostre illusioni: pensiamo di poter controllare il futuro ripetendo sempre gli stessi gesti e optando per gli stessi comportamenti; diventa uno stuolo verso le incertezze di domani, quindi quanto è utile farlo? Perché abbandonare un ambiente conosciuto in favore di uno sconosciuto? La risposta è molto semplice: perché tutte le performance, con il tempo, tendono ad appiattirsi! Tendiamo ad accontentarci, a ridurre gli sforzi, continuando a percorrere la stessa strada di sempre. Ci si accontenta perché l’abitudine è un antidoto contro la paura di assumersi un rischio non calcolato. Anche se diciamo sempre che la frase “abbiamo sempre fatto così” è il nemico numero 1 della crescita, di fatto il nostro subconscio tende a fare di tutto pur di farci procrastinare il momento del cambiamento: rimanere immobili è più sicuro che prendere una strada che non sappiamo dove porta…Il mondo in realtà è in continuo movimento e cambiare diventa necessario! Per raggiungere risultati concreti come possiamo portare un cambiamento? Rompendo la catena delle abitudini…Ad esempio perché non provare un cibo nuovo che non si è mai voluto assaggiare? O cambiare percorso per andare al lavoro scegliendo una strada nuova? O provare un nuovo approccio al modo di interagire con te stesso e con gli altri? Bisogna spezzare la catena dell’ordinario provando a cambiare strada – in senso metaforico o reale – e sopratutto aprire quella scatola in cui ci siamo rifugiati seguendo i nostri paradigmi per guardare oltre…

La nostra storia

La pandemia del 2020 ha rinchiuso tutto l mondo dentro a delle scatole. In due città diverse e in modo del tutto inaspettato noi, Erika & Chiara, abbiamo avuto la stessa sensazione, nello stesso momento. Con la stessa voglia di uscire da questa chiusura, non solo fisica, ma anche mentale. Io, Erika, mi sono trovata chiusa in una scatola con un bambino di 6 anni in DAD e se avete mai visto ( e non semplicemente guardato) un bambino in DAD durante la pandemia potete immaginare che la mia esigenza era quella di trovare un modo per coinvolgerlo in qualcosa che non amava. Questo mi ha riportato indietro nel tempo quando, lavorando in consulenza, cercavamo di aiutare i manager ad usare più il pensiero creativo tramite il gioco… Invece io, Chiara, avvertivo tutta la potenzialità di quel momento storico: improvvisamente c’era uno strumento che ci permetteva, anche nella formazione, di raggiungere tanti altri luoghi… e così sono arrivata fino a Milano! È stato sicuramente il caso o la legge dell’attrazione a farci incontrare?? La scelta del jazz come metafora è nata poi in modo molto spontaneo: il jazz è improvvisazione, è uscire dagli schemi… è un vero e proprio stile di vita. Nel jazz non esiste uno spartito da seguire, semmai solo un tema comune agli strumenti. Quindi quel momento storico, il bisogno di trovare qualcosa di differente, le rispettive scatole …tutto queso si è trasformato nel contesto giusto per aiutarci ad uscire dalla zona di confort e aprire le nostre menti all’infinito… e sopratutto per capire che le persone hanno bisogno di un ambiente, anche nella formazione, che rispecchi la propria unicità … quello che noi chiamiamo Accelerated Learning Environment. Ma cos’è questa scatola? Dal prossimo articolo conosceremo meglio le metafore del metodo Jazz!

Cos’è il Metodo Jazz

Il Metodo Jazz è un metodo formativo unico nel suo genere che ha come finalità il trovare un nuovo approccio a se stessi e al mondo esterno: i partecipanti ai corsi erogati secondo il Metodo Jazz si ritrovano immersi in un ambiente formativo potenziante dove viene valorizzata l’individualità di ogni singolo partecipante.La scelta del jazz come genere musicale è dovuta alla sua caratteristica essenziale: l’improvvisazione, che diventa perfetta similitudine di una crescita individuale e lavorativa. Le persone oggi sentono l’esigenza di riconoscersi e di capire come sfruttare le proprie capacità, limitando gli eccessi per raggiungere un equilibrio sia professionale che lavorativo.Il Metodo Jazz facilita questa esigenza attraverso il percorso formativo “Crescendo nel Jazz”, un percorso che permette alla persona di raggiungere tali consapevolezze. L’obiettivo è quello di comprendere meglio le proprie dinamiche interne (e quelle di chi ci circonda) per identificare la propria unicità; per farlo sarà importante prima di tutto avere la consapevolezza di voler uscire dagli schemi con un’attitudine aperta al cambiamento. La mission del Metodo Jazz, infatti, è la ricerca dell’equilibrio per vivere in armonia. Come? “Suonando” lo strumento giusto, al momento giusto, con la tonalità e il ritmo giusto..Ma com’è che si può fare? Beh se non sai com’è… allora prova il jazz!

Sono Erika, co-fondatrice del Metodo Jazz

Siamo Erika & Chiara e insieme abbiamo fondato il Metodo Jazz. È stata la passione per la formazione a farci incontrare… Io sono Erika Dicuonzo: dopo una formazione linguistica, ho lavorato per anni in contesti multinazionali di consulenza. La formazione, con il tempo, è diventata l’aspetto più importante della mia attività professionale: in questo ambito ho potuto unire le mie passioni per lo studio e per le immagini, i video e il colore… Per me la formazione è un momento di condivisione, in cui portare le persone a spunti di riflessione sempre differenti e a guardare agli aspetti della vita con “occhiali” differenti. Appassionata di psicologia, ho approfondito i miei studi sugli stili comportamentali e sulla consapevolezza in e di sé stessi, prima ancora del rapporto con gli altri. Amo i romanzi storici e guardare film (di qualsiasi genere!), soprattutto i cartoni animati Disney. Un marito, un bambino e un gatto completano la mia vita a Milano.

Sono Chiara, co-fondatrice del Metodo Jazz

Siamo Erika & Chiara e insieme abbiamo fondato il Metodo Jazz. È stata la passione per la formazione a farci incontrare…Io sono Chiara Fiocchi: emiliana di nascita, grazie alla facoltà di Pedagogia a Bologna ho iniziato il mio cammino verso il mondo della formazione. Toscana di adozione, ho proseguito il percorso di studi a Firenze con il master di specializzazione in pedagogia clinica. Ho iniziato il mio percorso lavorativo, affascinata dall’ambito medico e assistenziale, prima a Bologna nel reparto di neuropsichiatria infantile e poi a Pisa nel reparto pediatrico, due esperienze emotivamente fortificanti che mi hanno permesso di imparare a vedere la realtà sotto tutt’altra prospettiva. Nel 2010 la mia strada cambia in direzione del mondo adulto, guidando e formando figure professionali adeguate al supporto nel mondo prettamente assistenziale e nel 2016, trascinata da imprenditori illuminati, ho deciso di compartecipare alla fondazione di Solidali, un franchising specializzato in assistenza domiciliare, un percorso tutt’ora in cammino e in continua evoluzione.Nello stesso anno l’incontro con il mondo BNI – la più grande organizzazione al mondo di scambio referenze – dove ricopro tutt’ora un ruolo di coordinamento formativo. La mia passione per la psicologia e gli stili comportamentali mi porta a proseguire i miei studi verso una maggiore consapevolezza dell’altro.

Se non sai cos’è… allora è Jazz!

Ti è mai capitato di dover partecipare a un corso di formazione, ad una presentazione, immaginando l’ennesimo corso preconfezionato, dove sei costretto a sentire la stessa musica suonata sempre nello stesso modo?Ti è mai capitato di dire: sono così e non posso far niente per cambiare? In queste poche parole è contenuto ciò che rappresenta il nostro metodo ed è generalmente l’esordio dei nostri corsi… Ma perchè il Jazz? L’orchestra Jazz è formata da strumenti diversi tra loro, ciascuno con caratteristiche, sonorità, toni personali. Gli strumenti suonano insieme, in perfetta armonia. L’improvvisazione jazzistica, tipica di questo stile che lo rende unico e magico, nasce sì con il cambiamento da uno strumento dallo spartito originale, ma è il resto dell’orchestra che – grazie a questo equilibrio – riesce subito a seguirne l’intuizione, allineandosi alla nuova melodia! Il Jazz non è solo musica, ma un modo di vivere… di essere… di pensare… e così il Metodo Jazz non è solo un metodo formativo, ma diventa un modo di essere e di pensare! Il Metodo Jazz è una similitudine che connota non solo una modalità formativa unica nel suo genere, ma anche un nuovo approccio a se stessi e conseguentemente al mondo esterno: è la ricerca di quest’orchestra Jazz, la ricerca dell’equilibrio… per vivere in perfetta armonia!